Vai al contenuto
Paolo Malaguti presenta SE L'ACQUA RIDE

Quando

30 Giugno 2021    
18:30 - 20:00

Dove

Caffè Garibaldi
Piazza dei Signori, Vicenza

Tipologia evento

Antonio Di Lorenzo dialoga con l’autore

Vincitore del Premio “Biella Letteratura e Industria” 2021 – Finalista Premio Campiello 2021

Paolo Malaguti ha scritto un libro pieno di grazia, l’avventura al tramonto di un mondo che corre sull’acqua osservato dagli occhi piú curiosi che ci siano, quelli di un ragazzino che vuole diventare grande.

«Malaguti ha una preziosa sapienza e una delicata grazia. Della quale, finito di leggere, gli siamo grati» – Ferdinando Camon, Tuttolibri La Stampa

Un mondo che corre sull’acqua osservato dagli occhi più curiosi che ci siano, quelli di un ragazzino che vuole diventare grande

Sulla corrente dei fiumi nulla cambia mai davvero. Al timone degli affusolati burchi dal fondo piatto, da sempre i barcari trasportano merci lungo la rete di acque che si snoda da Cremona a Trieste, da Ferrara a Treviso. Quando Ganbeto sale come mozzo sulla Teresina del nonno Caronte, l’estate si fa epica e avventurosa. Sono i ruggenti anni ’60, nelle case entrano il bagno e la televisione in bianco e nero, Carosello e il maestro Manzi. I trasporti viaggiano sempre piú via terra, e i pochi burchi che ancora resistono, per ostinazione oltre che per profitto, preferiscono la sicurezza del motore ai ritmi lenti delle correnti e delle maree. Quello del barcaro è un mestiere antico, ma l’acqua non dà certezze, e molti uomini sono costretti a impiegarsi come operai nelle grandi fabbriche. A bordo della Teresina, Ganbeto si sente invincibile. Gli attracchi, le osterie, le burrasche, il mare e la laguna, le campane di piazza San Marco, i coloriti modi di dire di Caronte e i suoi cappelli estrosi, le ragazze che s’incontrano lungo le rotte. Presto, però, non potrà piú far finta di niente, lui che ha un piede nel vecchio e uno nel nuovo dovrà imparare la lezione piú dolorosa di tutte: per crescere bisogna sempre lasciare indietro qualcosa. «Poche cose restavano chiare, nella sua mente: che Pellestrina è un’isola magnifica. Che il mare ti entra dentro piú dei fiumi. Che, soprattutto, non avrebbe mai fatto altro nella vita: il barcaro era l’arte per la quale sentiva di essere nato». È il 1966, l’anno della grande alluvione. Ganbeto conquista i canali sul burchio del nonno Caronte, imparando a vivere a colpi di remo.

______________
L’ingresso è libero, ma per rispettare le norme di prevenzione anti-covid, è necessario prenotarsi agli incontri scrivendo alla mail info@baldilibri.it