Caterina Soprana dialoga con l’autrice
Mago o impostore? Uomo dai mille trucchi, oppure davvero capace di dipingere con la mente? Con la scrittura che le conosciamo Francesca Diotallevi ci guida dentro un mistero contemporaneo e ci appassiona.
Torino, 1965. A seguito dell’assegnazione di una cattedra nell’Istituto di Psicologia sperimentale della Facoltà di Magistero, il dottor Carlo Lumbroso si trasferisce nel capoluogo piemontese, trovando provvisorio alloggio presso il cugino Giorgio e sua moglie Miriam. Vittima, anni prima, dell’insensato odio antisemita, Miriam è una donna indecifrabile e sfuggente, capace di esercitare un fascino ambiguo e pericoloso su Carlo. Una sera, casualmente, l’uomo la scorge a varcare la soglia dell’elegante palazzo dove vive un singolare personaggio che da qualche tempo ammalia e terrorizza la Torino bene: il portentoso Rol. Di Gustavo Rol, gentiluomo torinese erudito e galante, si dicono cose a cui in molti stentano a credere: legge nei libri chiusi, prevede il futuro, dipinge senza toccare i pennelli, materializza e smaterializza gli oggetti, viaggia nel tempo, scruta nella mente altrui, allevia le pene fisiche, comunica con l’aldilà. Le sue leggendarie serate, rivolte a un pubblico selezionatissimo, sono frequentate da personaggi come Gianni Agnelli, Federico Fellini, Franco Zeffirelli, Jean Cocteau e Albert Einstein. Dinnanzi a spettatori impressionati e ammutoliti, ogni sera Rol, senza apparente difficoltà, produce incredibili fenomeni paranormali ai quali sembra impossibile dare una spiegazione.
Carlo è un uomo al quale il sapere e la scienza non hanno lenito l’angoscia della finitezza della condizione umana. Profondamente turbato da un personaggio tanto controverso, si fa introdurre da Miriam nella cerchia dei suoi ospiti, intenzionato a scoprire se dietro quell’uomo prodigioso, i cui occhi sembravano trapassare l’interlocutore, si celi davvero un illuminato, come molti sostengono, o null’altro che un sublime illusionista, un raffinatissimo ciarlatano.
Sullo sfondo di una Torino solo in apparenza elegante e austera, ma che nasconde fin troppe ombre, giorno dopo giorno Carlo si lascerà divorare dalla sua ossessione, in una lenta e inesorabile spirale di follia, sulle tracce di un uomo imprendibile e impossibile.
FRANCESCA DIOTALLEVI. È laureata in Scienze dei Beni Culturali. Tra le sue opere Amedeo, je t’aime (Mondadori Electa 2015), Dentro soffia il vento (Neri Pozza 2016), vincitore della seconda edizione del Premio Neri Pozza sezione giovani, Dai tuoi occhi solamente (Neri Pozza 2018), candidato al Premio Strega e vincitore del Premio Comisso sezione giovani, del Premio Manzoni e del Premio Mastronardi e Di pietra e furore. Vita e arte di Andrea Mantegna (Rizzoli 2022).
Ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili
Prenotazione consigliata al link https://www.unabasilicadilibri.it/iscrizioni/